Al via i saldi estivi: da quest’anno si parte tutti il 2 luglio

giugno 29, 2011

Il 2 luglio inizieranno in tutta Italia i saldi estivi: infatti in tutte le Regioni si partirà contemporaneamente, come deciso dalla Conferenza delle Regioni lo scorso aprile, per evitare differenze  tra i vari territori.

Se questa novità serve a mettere un po’ d’ordine nel settore, rimangono comunque i “furbetti” che hanno già iniziato le vendite promozionali sottobanco.

Come sempre in questo periodo il raggiro è in agguato, e per questo vi forniamo alcuni consigli:

– controllare prima dell’inizio dei saldi il costo dei capi che vi interessano, per evitare finti saldi (prezzi gonfiati e poi ribassati al prezzo pieno originario);

– diffidate degli sconti superiori al 60%;

– conservate lo scontrino per eventuali cambi;

– preferite negozi conosciuti presso i quali avete già effettuato acquisti;

– diffidare di chi espone saldi dopo una vendita promozionale;

– fare attenzione ai cartellini di marchi noti: controllate bene per evitare di acquistare capi contraffatti.

Anche nel periodo di saldi avete comunque dei diritti:

– cambio della merce nel caso di vizi di conformità, o rimborso nel caso di vizio non riparabile e per i quali non è possibile il cambio (infatti è possibile modificare l’operazione sul registratore di cassa);

– diritto al pagamento con carte di credito.

 

Nel caso di irregolarità segnalateci tutto e contattate la Guardia di Finanza

 


Cedolare secca: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

giugno 1, 2011

L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare interpretativa (la n. 26/2011), pubblicata oggi, con  la quale chiarisce i dubbi sull’applicazione della cedolare secca (destinatari, modalità di pagamento e sanzioni previste in caso di mancato adempimento).

Per quanto riguarda i destinatari, la circolare specifica che possono usufruire di questo regime:

– solo i locatori persone fisiche;

– in relazione ai contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo locati per
finalità abitative e le relative pertinenze.
Sono escluse pertanto società di persone e di capitali, enti commerciali e non commerciali, e le locazioni ad uso abitato effettuate nell’ambito dell’attività di impresa, o di arti e professioni, gli immobili locati all’estero e quelli subaffittati.

L’opzione può essere esercitata anche per i contratti di locazione con durata inferiore ai 30 giorni, per gli immobili con più proprietari, ognuno dei quali può scegliere autonomamente la cedolare senza condizionare gli altri, ed in relazione a una o più porzioni dello stesso immobile da parte di un unico proprietario; in quest’ultimo caso però, una volta scelta la cedolare per una porzione (stanza) questa va applicata a tutte le altre locate contemporaneamente.

L’opzione per la cedolare secca deve essere esercitata al momento della registrazione del contratto di locazione, cioè entro 30 giorni dalla stipula; il termine di 30 giorni è previsto anche in caso di proroga (decorrenti dal momento della proroga stessa) e nel caso in cui si voglia effettuare la scelta per tale regime alla scadenza di una delle annualità del contratto in corso.

La scelta va comunicata al conduttore prima di effettuarla, tramite raccomandata inviata con il servizio postale.

Per quanto riguarda il pagamento dell’aliquota, l’acconto Irpef è pari al 99% dell’Irpef relativa al 2010 che può essere “ripulita” dalla parte di reddito fondiario 2010 riferita agli immobili abitativi per i quali, nel 2011, il contribuente si avvale della cedolare secca per l’intero periodo di imposta. Se, invece, nel 2011 il contribuente si avvale della cedolare secca solo per una parte del periodo di imposta, questa situazione dovrà essere riportata come un “calco” nel periodo d’imposta precedente.

Nel caso di ritardo della registrazione del contratto, sono previste sanzioni (previste all’art. 69 del DPR 131/86) , ma il locatore è esonerato dal pagamento dell’imposta di registro per il periodo di durata del regime della cedolare.

Inoltre nel caso di tardiva o omessa registrazione del contratto, si applicano le disposizioni dell’articolo 3 del decreto sul federalismo municipale secondo cui:

– la durata del contratto viene fissata in 4 anni, a decorrere dalla data di registrazione (volontaria o d’ufficio);

– il contratto è rinnovabile come un normale 4+4 (come prevede la legge n. 431/1998);

– il canone annuo di locazione è pari al triplo della rendita catastale, oltre l’adeguamento, dal secondo anno, in base al 75% dell’aumento degli indici Istat.

 

Per la registrazione dei nuovi contratti di locazione, l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il programma Siria, che può essere utilizzato per i contratti di locazioni fino 3 locatori e/o conduttori, per unità abitative che hanno fino a 3 pertinenze e che sono censite con attribuzione di rendita.

Negli altri casi invece si userà il consueto modulo 69 da presentare presso le sedi dell’Agenzia delle Entrate.

 

Il testo completo della circolare è disponibile qui

 


Proroga per la consegna dei modelli 730 e UNICO

Maggio 13, 2011

Saranno prorogati i termini per la presentazione dei modelli 730 e UNICO 2011: infatti ci saranno ulteriori 20 giorni per la presentazione dei modelli relativi ai redditi 2010.

Per effetto di questa proroga i termini per la presentazione del modello 730 slitta al 16 maggio se la consegna avviene al sostituto d’imposta, ed al 20 giugno (anzichè al 31 maggio) per la consegna ai CAF o professionisti abilitati. Per il modello UNICO invece il termine ultimo per la presentazione è il 6 luglio (per chi consegna dal 7 luglio al 5 agosto sarà applicata una sanzione dello 0,40%).

Le motivazioni di questa proroga risiedono nel ritardo nella consegna dei CUD e nella volontà di concedere ulteriore tempo ai contribuenti per il calcolo della cedolare secca.


Novità da Equitalia: rateizzazione fino a sei anni ed estratto conto online

aprile 21, 2011

Due importanti novità in questi giorni da Equitalia: sarà possibile la dilazione delle cartelle di pagamento fino a 6 anni per i contribuenti in difficoltà e consultare online il proprio estratto conto

Partendo dalla dilazione delle cartelle di pagamento, il termine per i contribuenti che dimostrino di essere in difficoltà economiche  viene allungato a 6 anni, attuando una norma prevista dal decreto milleproroghe.
Per i debiti fino a cinquemila euro la dilazione sarà concessa dietro semplice richiesta motivata attestante la situazione di difficoltà economica, mentre per i debiti superiori l’accertamento della situazione di difficoltà verrà accertata in modo differenziato per le varie categorie di contribuenti.
La valutazione per le persone fisiche verrà effettuata tramite la certificazione ISEE che attesti un peggioramento delle condizioni del debitore, quindi presentando un ISEE con valori inferiori all’ISEE presentato precedentemente, mentre per gli altri soggetti averrà tramite l’applicazione degli indici di Liquidità ed Alfa.

La richiesta potrà essere effettuata tramite appositi moduli presenti nelle sedi di Equitalia.

La seconda novità consiste nella possibilità di consultare online il proprio estratto conto, collegandosi al sito di Equitalia, con il dettaglio di tutti i tributi da pagare, importi versati e da versare, interessi e spese addebitate ed eventuali procedimenti di sospensione od annullamento in corso.

Inoltre nelle province di Ancona, Avellino, Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Benevento, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Fermo, Firenze, Frosinone, Grosseto, Isernia, L’Aquila, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Oristano, Perugia, Pesaro, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Rieti, Roma, Salerno, Sassari, Siena,
Terni, Trento, Urbino, Viterbo sono attive anche le funzioni di pagamento delle cartelle tramite home banking, creando un nuovo codice RAV, controllare le eventuali rateizzazioni in corso e provvedimenti emessi sulla cartella (sospensione, sgravio, procedure cautelari ed esecutive).

Sul sito di Equitalia è presente anche una guida per scoprire questo nuovo strumento; invece le credenziali di accesso al sistema possono essere chieste sul sito dell’Agenzia delle entrate o dell’Inps.

Accogliamo con soddisfazione queste importanti novità che denotano una maggiore attenzione verso il contribuente permettendogli di avere un aiuto in un momento di grande difficoltà com e questo e di essere sempre a conoscenza della propria situazione, sapendo quanto e cosa paga


Modelli per il 730/2011

aprile 8, 2011

Sono stati pubblicati nei giorni scorsi i modelli per la dichiarazione 730 2011, scaricabili direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate a questo link o nella nostra sezione modulistica

Ricordiamo che la nostra associazione fornisce il servizio di compilazione modelli 730; per informazioni sulle modalità per usufruire del nostro servizio potete contattarci al nostro indirizzo e-mail unicons@hotmail.it


Partono i saldi: attenzione alle truffe

gennaio 2, 2011

Sono partiti da oggi in alcune città del sud i saldi invernali (Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro, Campobasso); nelle altre città si dovrà attendere fino al 6 gennaio (Roma, Milano, Bari, Venezia, Firenze, Torino, Bologna) e Aosta chiuderà il 10 gennaio.
Il periodo invernale secondo le indagini della Confesercenti ha portato risultati negativi ai commercianti (-10% rispetto al 2009), che hanno visto aumentare gli incassi solo nel periodo prenatalizio, con i consumatori che probabilmente hanno atteso proprio i saldi per effettuare i propri acquisti.
Mettiamo però in guardia i consumatori, consigliandogli di seguire queste fondamentali regole:
– se possibile controllate il prezzo dei capi che vi interessano nei giorni precedenti l’inzio dei saldi, per controllare se sono praticati veri sconti o finti (prezzo aumentato e poi scontato uguale al prezzo effettivo precedente i saldi);
– deve essere esposto il prezzo pieno precedente i saldi;
– se l’esercizio commerciale espone il simbolo delle carte di credito accettate, deve accettarle anche durante i saldi;
– la merce acquistata può essere cambiata entro due mesi dall’acquisto;
– diffidate di sconti esagerati.


Scende il prezzo dell’energia elettrica, ma bisogna intervenire nel settore gas per frenare i rincari

dicembre 15, 2010

Dal prossimo gennaio scenderà ancora il prezzo dell’energia elettrica (-0,2%), mentre aumenterà il costo del gas (+1,3): ciò è quanto ha stabilito l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, sulla base dei movimenti sul mercato internazionale.
Il Presidente dell’Autorità, Alessandro Ortis, ha affermato che per quanto riguarda l’energia elettrica i ribassi sono dovuti agli effetti delleìa concorrenza sui prezzi all’ingrosso, che riescono a compensare gli aumenti del prezzo del petrolio e degli oneri per lo sviluppo delle energie rinnovabili, mentre per il gas nonostante la grande offerta sul mercato a prezzi ridotti, pesano i problemi infrastrutturali, come la mancanza di rigassificatori ed impianti di stoccaggio.

La nuova diminuzione porta il prezzo dell’energia elettrica a livelli inferiori a quelli di fine 2006, con una spesa media per famiglia annuale pari ad euro 420, con una riduzione dell’1,6% rispetto a quest’anno (7 euro circa).
Per il gas invece la spesa media annua sarà di 1050 euro, in aumento rispetto agli anni precedenti: e sarebbe stata più onerosa se l’Autorità non avesse deciso di applicare un nuovo metodo di calcolo alla componente materia prima della fattura (per il quale pende però un ricorso al TAR da parte delle società fornitrici).

Bene per quanto riguarda l’energia elettrica, ma per il settore gas si deve intervenire, riducendo il prelievo fiscale, ma soprattutto realizzando una effettiva liberalizzazione del settore, ancora dominato dal monopolio Eni per quanto riguarda l’importazione; non si può continuare a colpire i cittadini su un bene primario quale
il gas, soprattutto nel periodo invernale.


Esauriti gli incentivi

novembre 24, 2010

Sono finiti in questi giorni gli incentivi per dieci categorie di prodotti che erano ripartiti il 3 novembre scorso con una dotazione di 110 milioni di euro (la campagna era già partita con una prima tranche nel mese di aprile).

A farla da padrone alla fine sono state le richieste per incentivi per macchine agricole e movimento terra (56,7 milioni), stampi per scafi da diporto (20, 7 milioni), mentre meno richieste hanno riscosso gli incentivi per motocicli (4,5 milioni), cucine componibili (5,2 milioni), connessioni a banda larga (6,9 milioni), elettrodomestici, in visibile difficoltà ( 3,7 milioni). In tutto, tra aziende e consumatori, i 107 milioni hanno finanziato 214.375 acquisti.

Ora però rimane ancora aperto il nodo dei rimborsi ai venditori che hanno anticipato gli incentivi, nella prima (quella partita ad aprile) e nella seconda fase.


Inflazione all’1,7% nel mese di ottobre: in un momento di crisi aumenta la speculazione

ottobre 29, 2010

Secondo le stime preliminari diffuse oggi dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo nel mese di ottobre è salito all’1,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, registrando uno 0,2% in più rispetto al mese di settembre.
Ad aumentare sono stati soprattutto tabacchi, Istruzione, Servizi ricettivi e di ristorazione (rispettivamente più 1,6%, più 1% e più 0,7%). Mentre rispetto ad ottobre dello scorso anno, i maggiori aumenti sono stati registrati per Bevande alcoliche e tabacchi e trasporti (per entrambi più 3,9%), altri beni e servizi (più 3,4%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 2,7%).
Variazione negativa invece nel settore delle comunicazioni (meno 2,6%).

E’ evidente come anche in questo periodo di crisi economica la speculazione non si fermi, anzi aumenti a dismisura; non è ammissibile che in un momento di così grave difficoltà per i consumatori il potere di acquisto si riduca sempre di più a fronte di cittadini che perdono il posto di lavoro o finiscono in cassa integrazione.


Disponibili i moduli per il Fondo di solidarietà prima casa

ottobre 28, 2010

Da ieri sul sito del Ministero del Tesoro sono disponibili le istruzioni ed il modulo di richiesta di sospensione per accedere al fondo di solidarietà per i mutui prima casa.
Le domande potranno essere presentate in banca dal 15 novembre, ma essendo i fondi limitati, è bene presentare subito la domanda.
Possono accedere a questo fondo, che da la possibilità di sospendere per massimo 18 mesi le rate del mutuo, i nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore ad euro 30.000 e che si trovino nella impossibilità temporanea di sostenere il pagamento delle rate per perdita del posto di lavoro, morte o sopraggiunta non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare, pagamento di ingenti spese mediche od assistenza domiciliare, necessità di interventi di manutenzione straordinaria dell’immobile per un valore superiore ai 5.000 euro.

La sospensione può essere richiesta per qualsiasi tipo di mutuo (a tasso fisso, variabile, anche quelli oggetti di portabilità o già rinegoziati); possono usufruirne anche coloro che si trovano con rate arretrate da pagare, sempre che non siano già state avviate procedure esecutive.

La richiesta non comporta l’applicazione di alcuna spesa o commissione, nè il pagamento di interessi per le rate sospese (vengono pagati dal fondo), e il richiedente dovrà pagare il solo spread; la sospensione può essere reiterata ma non più di una volta.